Metti, una sera a cena nasce come pièce teatrale, che Patroni Griffi porta in scena all'Eliseo di Roma nel 1967 con grande successo di pubblico e con repliche che si susseguono per ben due anni. Protagonisti della prima edizione, che aveva come regista Giorgio De Lullo, erano gli attori della Compagnia dei giovani: Romolo Valli, Rossella Falk, Elsa Albani e Carlo Giuffré, con Umberto Orsini nella parte di Ric.[1]
Pur trattandosi d'un film "d'autore", Metti, una sera a cena all'epoca fu uno dei campioni d'incassi della stagione 1968-69,[4] grazie al cast che comprendeva una giovanissima Florinda Bolkan (scoperta proprio dalla produttrice Marina Cicogna) qui al suo primo ruolo da co-protagonista. Il regista volle farla recitare nella famosa scena d'amore a tre, che pur provocando una serie di noie con la censura, fece entrare di diritto il film nell'allora emergente filone erotico attirando un grande numero di spettatori. In penombra, Max apre lentamente i bottoni del vestito della donna e poi la offre all'amico: con una sola immagine, quella delle tre mani intrecciate e tese, il regista creò una forte carica sensuale. L'intento di Patroni Griffi non era tanto quello di scandalizzare, quanto di disegnare un ritratto lucido e disincantato di un certo ambiente borghese, amorale e nevrotico.[5]
Spartito Piano Metti Una Sera A Cena
Un ruolo importante nel successo del film ebbe anche la colonna sonora, firmata da Ennio Morricone e diretta da Bruno Nicolai. Con una sequenza ascendente di sole tre note, ripetute ossessivamente lungo tutto il dipanarsi del tema musicale principale omonimo, Morricone costruì una bossa nova che poi divenne famosa anche fuori dal film, fu eseguita da numerose orchestre, gruppi musicali e anche cantanti solisti (con l'aggiunta di un testo dello stesso Patroni Griffi in inglese, con il titolo Hurry to Me, o italiano, con il titolo di Metti, una sera a cena), e ancora oggi è un classico della musica lounge.
Nello stesso 1969 Florinda Bolkan incise il 45 giri Metti, una sera a cena/Oggi te ne vai, pubblicato dalla DET Recording. Il disco, che contiene il tema Metti, una sera a cena, nella colonna sonora del film presente nella versione con vocalizzi di Edda Dell'Orso e, cantato in inglese, con il titolo di Hurry to Me, è qui cantato in italiano su testo dello stesso Giuseppe Patroni Griffi. Il singolo non fa tuttavia parte della colonna sonora originale del film.
Uscito nell'aprile 1969, Metti, una sera a cena si collocò subito al primo posto fra gli incassi mensili[10] e alla fine della stagione risultò tredicesimo nella classifica 1968-69 delle pellicole più viste.[4]
L'album contiene la colonna sonora del film Metti, una sera a cena, tratto dalla commedia omonima, diretto da Giuseppe Patroni Griffi e interpretato da Florinda Bolkan, Tony Musante, Jean-Louis Trintignant, Lino Capolicchio e Annie Girardot. Le musiche, composte e arrangiate da Ennio Morricone, sono interpretate dall'orchestra diretta da Bruno Nicolai.[3] Il brano Hurry to Me, ovvero il tema Metti, una sera a cena riarrangiato, contiene inoltre un testo in inglese, scritto dallo stesso Giuseppe Patroni Griffi e cantato da I Cantori Moderni di Alessandro Alessandroni.[3][4] Questo brano, inedito nell'edizione italiana del disco, è stato pubblicato come traccia bonus in edizioni successive, a partire da quella destinata al mercato britannico del 1970[3] ed è stato inoltre cantato in italiano da Florinda Bolkan nel 45 giri Metti, una sera a cena/Oggi te ne vai, che non fa tuttavia parte della colonna sonora ufficiale del film. Gli effetti speciali sono eseguiti dallo stesso Bruno Nicolai all'organo Thomas.[3] Edda Dell'Orso presta la voce nei vocalizzi presenti nelle tracce Metti, una sera a cena e Uno che grida amore.[3]
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Metti, una sera a cena è un film del 1969 di Patroni Griffi, tratto dal suo stesso lavoro teatrale. Un ruolo importante nel successo del film ebbe sicuramente la colonna sonora, firmata da Ennio Morricone. Con una sequenza ascendente di sole tre note, ripetute ossessivamente lungo tutto lo sviluppo del tema musicale principale, Morricone costruì un'accattivante bossa nova che poi divenne famosa anche fuori dal film, eseguita da numerose orchestre, gruppi musicali e anche cantanti solisti (con l'aggiunta di un testo dello stesso Patroni Griffi) e, ancora oggi, è un classico della musica lounge.
Songs include: Once Upon a time in America - Cockeye's song - The Mission - Gabriel's oboe - Il buono, il brutto, il cattivo - Giù la testa - C'era una volta il West(titoli) - Accadde a Venezia - Come un madrigale - Il gatto -Indagine - La storia vera della signora delle camelie - Metti una sera a cena - Non rimane più nessuno and more.
Morricone has many scores that could fit on this list, but I choose this one mainly because it sees the composer in his most laidback element, and thus serves as a solid entry point into his vast back catalogue apart from his Spaghetti Western scores. Metti una sera a cena is probably not a film worth watching but it is an album worth setting a calm morning to
Metti una sera a cena, con Ennio Morricone. Due chiacchiere, un bicchiere di vino, e tra il Maestro e uno dei più grandi sassofonisti europei, Stefano Di Battista, nasce un'amicizia e, quasi per caso, per gioco, per il volere del destino, nasce persino una musica. Da quella canzone nasce un album Morricone Stories, che contiene il brano in questione e molte altre musiche del grande compositore romano, che Di Battista interpreta da par suo, proprio per rendere omaggio a quell'incontro casuale e al suo grande amore per la musica di Morricone.
@teneroneNon sono d'accordo.Come ho mille volte sottolineato, i tuoi 500 euro in più ti salvano la serata (e forse la nottata), ma non servono all'economia se prima non rimettiamo in moto il circuito del credito.Il circuito del credito solo in minima parte può dipendere dalla domanda, finchè la liquidità resta intrappolata nelle operazioni finanziarie che hai descritto così bene.-E poi, per dimezzare le tasse, la prima cosa da fare sarebbe farle pagare anche a quelli che le evadono, no?
Ok i nuovi ricchi della rete, ma se parliamo dei vecchi ricchi c'è una considerazione da fare. La FCA (ma che brutto nome) se ne va da Torino e mette la sede in Olanda perchè paga meno tasse..... Perfetto, allora il Governo Italiano se fosse una roba seria preparerebbe un bel piano di rientro poliennale (non sia mai che mettiamo in crisi la FCA) per tutti i contributi che la Fiat (ora FCA) si è beccata dagli italiani e che ora non restituisce perchè va a pagare le tasse in Olanda. Ma il Governo Italiano non è una roba seria...
--ma lassa perde bocca, ed anche la mensa dei poveri di Primavalle dove mangi per risparmiare, se vuoi avere chance con Giulia portala a cena a Trastevere, visto che la zona Pantheon è troppo cara per te, naturalmente evita di presentarti col furgoncino Piaggio come l'altra volta, una berlina è più indicata...occhio che Spartaco er pizzaiolo, il tuo competitor s'è preso una maserati di seconda mano...ma sempre maserati...
@carloComplimenti per l'ardita metafora tennistica. Permettimi di farla mia per tutte le volte che non saprò cosa replicare.-Cambiando argomento, devo diffidarti dal manifestare qualunque critica a renzi, non ti azzardare mai più. Infatti, un grande statista di nome Viktor Orban una volta ha detto che "criticare il governo equivale a tradire la patria".-Arrisentirci a tutti. Nemmeno stasera mi riuscirà di vedere giocare la colombia... 2ff7e9595c
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